tag:blogger.com,1999:blog-28664302108873419392024-02-08T11:45:17.428-08:00Scuola del futuro?Note e materiali di discussione sul rapporto tra tecnologie e innovazione della didatticaPier Cesare Rivoltellahttp://www.blogger.com/profile/12445931917185754114noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-2866430210887341939.post-10391434706053317602009-11-07T02:23:00.000-08:002009-11-07T02:52:10.245-08:00Tecnologie didattiche in scuola: perché?<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://secure3.convio.net/peta/images/content/pagebuilder/18353.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 425px; height: 282px;" src="https://secure3.convio.net/peta/images/content/pagebuilder/18353.jpg" border="0" alt="" /></a><div>Ieri, presso l'Istituto Galileo Galilei di Crema, abbiamo aperto un percorso biennale di formazione-intervento che dovrebbe accompagnare la scuola a individuare le proprie esigenze di formazione e sviluppo in materia di tecnologie didattiche per progettare a partire da esse dei percorsi di sperimentazione nelle classi.</div><div>L'incontro, aperto da due stimoli filmati relativi ad altrettanti servizi del <a href="http://www.youtube.com/watch?v=_AT8wvK9yo4">TG5</a> e del <a href="http://www.youtube.com/watch?v=Wb2K8ytR4Nw">TgTT</a>, è stato costruito sulla problematizzazione di tre parole-chiave: innovazione, apprendimento, insegnante.<div><br /></div><div>In tema di innovazione, visti i limiti del determinismo tecnologico (introduco tecnologia = produco innovazione), si è proposta come griglia per la valutazione della propensione di un'organizzazione ( e la scuola lo è) ad accettare l'innovazione quella proposta dalla sociologia della tecnica che riconduce tale propensione a cinque fattori:</div><div>1. visibilità dell'innovazione</div><div>2. complessità dell'innovazione</div><div>3. culture di appartenenza</div><div>4. rapporto costi-benefici</div><div>5. possibilità di test.</div><div><br /></div><div>La questione degli apprendimenti è passata, tra l'altro, attraverso la proposta della scuola di Orrsa, in Svezia, che suggerisce come l'introduzione delle tecnologie didattiche in scuola possa produrre almeno i seguenti vantaggi:</div><div><div>- Raccogliere fatti</div><div>- Presentare messaggi</div><div>- Diritti democratici</div><div>- Più linguaggi</div><div>- Una scuola più divertente</div><div>- Recupero, aiuto sostegno</div><div>- Comunicare con altre realtà</div><div>- Rispondere al mercato</div><div>- Preparare al futuro</div><div><br /></div><div>Infine ci si è confrontati sull'insegnante. Muovendo dalla certezza della sua fondamentale funzione (soprattutto in ragione della nuova configurazione dei media digitali come ingrediente costitutivo della cittadinanza dei soggetti e dei conseguenti <a href="http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2009:227:0009:0012:EN:PDF">compiti della scuola</a>) se ne sono individuate le sfide: la società complessa, il nuovo profilo dei "nativi digitali", il rapporto tra "vecchie" competenze e "nuovi" linguaggi. Con un interrogativo aperto: che fare?</div></div></div>Pier Cesare Rivoltellahttp://www.blogger.com/profile/12445931917185754114noreply@blogger.com2